L’Uomo di Cro-Magnon deve il suo nome a Crô-Magnon, una località della Francia in cui venne ritrovato il primo esemplare fossile.
A questa forma fossile di uomo appartengono i più antichi rappresentanti di Homo sapiens sapiens, la nostra specie, che comparvero circa 45 000 anni fa.
L' Uomo di Neanderthal è un ominide strettamente affine all'Homo sapiens, che visse nel periodo paleolitico medio, compreso tra i 200 000 e i 40 000 anni fa.
Fu un "Homo" molto evoluto, capace di fabbricare numerosi utensili in selce, legno e osso. Realizzava anche le punte delle lance, che usava per cacciare grossi animali, come i mammut, le renne e i rinoceronti lanosi.
Convissuto, nell'ultimo periodo della sua esistenza, con lo stesso Homo sapiens, l'Uomo di Neanderthal scomparve in un tempo relativamente breve.
Un fossile è ciò che resta di un animale o una pianta vissuta moltissimo tempo fa.
Quando animali e piante muoiono, i loro corpi di solito si distruggono o vengono mangiati da altri animali, e dopo un po' di tempo non resta più nulla. Ma a volte alcune parti del corpo si conservano, e possono essere scoperte molto tempo dopo.
Dai fossili possiamo imparare molte cose su animali e piante vissuti molto tempo fa. Sappiamo che i dinosauri sono esistiti proprio perché abbiamo trovato i loro fossili.
Le immagini colorano la splendida musica di Antonio Vivaldi: La Primavera.
"La Primavera" si apre in modo gioioso il canto degli uccelli e lo scorrere del torrente è interrotto dal rombo di un tuono, ma l'atmosfera di festa riprende ben presto. Antonio Vivaldi fu tra i compositori più prolifici ed innovativi dell'età barocca. Condusse un'esistenza agiata ed intensa, che si concluse però in povertà e solitudine. Nacque a Venezia nel 1678. La Venezia del fine '600 era un fiorente centro musicale. Il padre di Antonio era violinista nell'orchestra della basilica di San Marco e Vivaldi fu fin da subito immerso nel mondo della musica. Non appena dimostrò interesse per questa arte, il padre si dedicò alla sua educazione insegnandogli il violino e il clavicembolo. Da ragazzo Vivaldi continuò i suoi studi musicali, ma le modeste condizioni economiche della famiglia lo indussero a entrare in Seminario. L'anno della sua ordinazione sacerdotale coincise con l'affermazione di Vivaldi come musicista. Capitava talvolta che all'improvviso smettesse di celebrare la Messa, perché raggiunto da ispirazione creativa. Si recava in Sacrestia, scriveva la sua musica e poi ritornava all'altare. Fu redarguito per questo e per punizione gli fu proibito di celebrare messa in futuro. Detta punizione fu per Vivaldi estremamente utile, essendo il sacerdozio per lui un vero ingombro. Divenne infatti insegnante di violino al Conservatorio della Pietà. Nonostante fosse sacerdote, Vivaldi consacrò la propria esistenza alla musica. Ha lasciato in eredità una vasta opera compositiva, tra cui oltre 550 concerti.
E' arrivata!
Sorge il sole sul monte, è primavera.
Apri gli occhi e ammira la natura.
In un istante la terra è fiorita,
nel cielo il vento soffia e prende vita,
la bella collina di bianco s'è vestita.
Apri gli occhi e ammira la natura.
Sorge il sole sul monte, è primavera.
E’ primavera
Tutta la natura si risveglia e mentre il suolo si libera dal gelo invernale, le erbe si affrettano a fiorire prima che la cupola del verde degli alberi si chiuda sul bosco e le privi di luce.
Così dal suolo cosparso di foglie spuntano i primi colori dei mughetti, delle viole. Nell’interno degli alberi la linfa sale fino ai germogli che spingono le sottili squame chi li hanno finora protetti e sbocciano. Sembra che la fretta abbia invaso il bosco.
Tutto si spinge verso la luce, quella luce che è vita: a metà aprile il ciliegio è ricoperto da grappoli di fiori bianchi, l’acero è pieno di boccioli vermigli. A maggio la febbre della primavera tocca il suo culmine. Il suolo è tappezzato da campanule gialle, gerani selvatici, da margherite. Gli alberi si ricoprono rapidamente di foglie.
Anche gli animali iniziano una nuova vita. Chi durante l’inverno era rimasto in letargo come l’orso, si desta dalla tana: è magro, irritabile, sente prepotente il bisogno del cibo. A frotte ritornano gli uccelli migratori, i rettili riprendono a strisciare in cerca di preda, e gli insetti, nella maggioranza dei casi, completano la loro formazione.
L'angolo è ciascuna delle due parti in cui un piano viene diviso da due semirette giacenti in esso e aventi la stessa origine. L'origine si chiama vertice e le due semirette si chiamano lati dell'angolo.
E ora mettiamoci alla prova con un esercizio interattivo. Clicca sulla scritta