venerdì 17 febbraio 2017

I pronomi personali soggetto e complemento

I PRONOMI PERSONALI
 I pronomi personali si dividono in due grandi gruppi: 
1) pronomi personali che svolgono la funzione di soggetto all’interno della frase; 
2) pronomi personali che svolgono la funzione di complemento. 



I PRONOMI PERSONALI SOGGETTO

Il pronome personale soggetto è quello che usiamo per indicare chi parla (pronome di prima persona singolare o plurale: io/noi), chi ascolta (pronome di seconda persona singolare o plurale: tu/voi) o ciò di cui si parla (pronomi di terza persona singolare o plurale: egli/lui/esso, ella/lei/essa, noi, voi, essi/loro, esse/loro). Notiamo che i pronomi della prima e della seconda persona, sia singolare che plurale, sono invariabili, mentre la terza persona singolare e plurale ha forme diverse al maschile e al femminileEgli ed ella sono utilizzati in riferimento a persona, esso ed essa in riferimento a cose, animali ed entità astratte.

Clicca sulla scritta che segue per esercitarti un po'
pronomi personali soggetto





I PRONOMI PERSONALI COMPLEMENTO

I pronomi personali complemento possono invece assolvere a più funzioni logiche:
- Quella di complemento oggetto (“Ti ascolto”, “Lo chiamo immediatamente”);
- Quella di complemento di termine (“Vi manderò un pacco”, “Gli ho chiesto cosa avesse fatto ieri”);
- Quella di complemento indiretto, insieme con le relative preposizioni (“Sono andato al mare con lei”, “Ci siamo dimenticati di lui”, “Abbiamo cenato molto volentieri da loro”).
I pronomi personali complemento si distinguono poi in forme forti (ovvero su cui cade un accento tonico: me, te, lui/lei/sé/ciò, noi, voi, essi/esse/loro/sé) e forme deboli (ovvero sprovviste di accento tonico: miti, lo/gli/ne/si, la/le/ne/sicivili/ne/sile/ne/si), che sono anche dette particelle pronominali.
Le forme forti o toniche si usano:- Per dare un particolare risalto al pronome, quando esso svolge la funzione di complemento oggetto (“La giuria ha scelto me tra tutti i candidati”);
- In combinazione con le preposizioni per dare luogo ai complementi indiretti (“Ci siamo recati da lui per parlare con loro”, “Hanno spedito questa lettera a me”, “Sono qui per noi”).
Si ricorre invece alle forme atone o deboli:
- Quando il pronome non è preceduto da preposizione;
- Quando non c’è necessità di sottolineare o enfatizzare il ruolo del pronome come complemento oggetto o complemento di termine.

E ora clicca sulla scritta che segue ed allenati!


domenica 22 gennaio 2017

Divisioni con divisore a due cifre



Ecco una ulteriore semplice e utile spiegazione su come svolgere le divisioni con due cifre al divisore.

domenica 6 novembre 2016

I giorni dell'autunno



I giorni dell’autunno.
(Marco Ramello)

Nei giorni dell’autunno cambiano i colori
gli alberi sentono che il freddo viene fuori
l’estate è ormai finita, ma un di’ ritornerà
e intanto noi vediamo che si fa.

Soffia il vento da lontano
su teniamoci per mano
questo è il canto dell’autunno
senti il vento vola e va …

Iuh – uh                 iuh – uh –uh
Iuh – uh                 iuh – uh –uh

Nei giorni dell’autunno si senton nuovi odori
di noci e di castagne si scoprono i sapori
le foglie sopra i rami sono cadute già
e anche un po’ più spoglia è la città.

Nei giorni dell’autunno si scoprono i lavori
che non si posson fare se non si resta fuori
nulla si può sprecare se ognuno lo vorrà
la fantasia poi ci aiuterà.


giovedì 20 ottobre 2016

Linee



Retta - semiretta - segmento

  • Una retta è una linea che non ha né origine né fine, prosegue all'infinito in tutte e due le direzioni.
  • La retta si indica sempre con una lettera minuscola dell'alfabeto (a, b, c, d,...).
  • La semiretta è una linea che ha origine in un punto e prosegue all'infinito in una sola direzione.
  • La semiretta ha quindi un inizio ma non una fine. Il punto d'inizio si indica con una lettera dell'alfabeto maiuscola (A, B, C, D,...).
  • Se traccio un punto su una retta do origine a due semirette che iniziano dallo stesso punto.
  • Se traccio su una retta due punti ottengo un segmento, cioè una parte di retta compresa tra due punti.



Rette parallele-incidenti-perpendicolari

  • Due rette sono parallele se non hanno nessun punto in comune, perché mantengono sempre la stessa distanza.
  • Due rette sono incidenti quando si incontrano in un punto. 
  • Due rette incidenti si dicono perpendicolari quando incontrandosi formano 4 angoli congruenti retti 


Qui di seguito troverete un divertente esercizio interattivo sulle linee. Cliccate sulla scritta

mercoledì 12 ottobre 2016

Alfabeto inglese



Ecco la corretta pronuncia delle lettere in inglese, per un corretto spelling delle parole.